Le Sezioni EDU, TALK, FOTO e SPOTLIGHT sono gratuite. Le Sezioni EDU e TALK si svolgono al Memoriale della Shoah. Le sezioni SPOTLIGHT e FOTO sono solo online, su festivaldirittiumani.stream
Per la Sezione FILM
Cliccando su “Acquista il biglietto”, è possibile acquistare online l’ingresso per i titoli in programmazione alla Cineteca Milano MIC – viale Fulvio Testi, 121 (M5 – Bicocca).
Prezzo intero: 6 euro; Ridotto (studenti universitari e under 30; over 65; iscritti Cinetessera): 5 euro. Abbonamento a tutti i film alla Cineteca Milano MIC: 25,00 euro (acquistabile online a questo link). NB: Per l’acquisto online è necessario registrarsi o loggarsi alla piattaforma 18tickets. Tutti i biglietti includono l’ingresso al Museo Interattivo del Cinema e sono acquistabili anche in cassa.
I film su festivaldirittiumani.stream hanno un biglietto di 4,00 euro acquistabile sulla piattaforma dal giorno e orario di programmazione del film che resterà disponibile per le successive 48 ore.
3 Maggio
Programmazione per le scuole
con Fatima Haidari, Alessia Romanazzi, Jonas Bendiksen, Nico Acampora e Riccardo Lichene. Insieme ai corti sui diritti umani di Diritti Lab e dalle Scuole italiane all’estero.
Vietato informare. Come reagire alle minacce e querele intimidatorie che vogliono zittire i giornalisti. (dà crediti per gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti)*
con: Marina Castellaneta, Giuseppe Giulietti, Sielke Kelner, Elisa Marincola, Nancy Porsia, Nello Scavo
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* NB: Per gli iscritti all’OdG, la registrazione all’evento è da fare su https://formazionegiornalisti.it/
Fatima. In fuga dall’Afghanistan, l’inferno per le donne.
Intervista a Fatima Haidari, attivista afghana.
Come mi chiamo è un mio diritto
Intervista a Emilia Ametrano, Preside del Liceo artistico di Brera e Enea
Racconto il jirro, la malattia delle guerre che non finiscono mai
Intervista a Igiaba Scego, scrittrice e storica orale.
REFLECTION di Valentyn Vasyanovyc (2021, Ucraina, 124’, v.o. sott. ITA)
Partito volontario per la guerra nel Donbass, il chirurgo di Kiev Serhiy finisce per errore nelle mani delle forze militari russe e viene fatto prigioniero. Tenuto in vita per le sue competenze mediche, l’uomo assiste impotente a scene di tortura e violenza inaudita, aiutando i suoi carcerieri a smaltire i cadaveri degli altri prigionieri torturati. Fra questi anche Andriy, nuovo compagno dell’ex moglie, molto amato anche da sua figlia, ragazzina innocente e ingenua. Tornato a Kiev, Serhiy sceglie di stare al fianco della figlia e di aiutarla ad accettare l’idea della morte di Andriy.
Siamo l’ultima generazione
Intervista a Simone Ficicchia, attivista di Ultima Generazione.
FOTO
ore 18:00
Memoriale della Shoah
Arkivio 2.0 la strage di Moggiona (Vernissage)
Vernissage di Arkivio 2.0 La strage di Moggiona di Rachele Ricci alla presenza dell’autrice
Liberté, fraternité, inégalité. Dialogo sulle disuguaglianze
THE RETURN: LIFE AFTER ISIS di Alba Sotorra (2021, Spagna, Regno Unito, 90’, v.o. sott. ITA)
Il film ci dona un accesso unico a un gruppo di donne occidentali che, da adolescenti, hanno dedicato la loro vita all’ISIS. Ora vogliono però tornare ai loro paesi di origine, in Occidente, per avere la possibilità di ricominciare la loro vita. Tra loro, Shamima Begum, probabilmente la più famosa recluta britannica, fuggita dal paese quando aveva 15 anni e la statunitense Hoda Muthana, che avrebbe incitato i suoi seguaci su Twitter a sostenere lo Stato Islamico. Le due ragazze si trovano, insieme ad altre occidentali, in un campo di detenzione nel nord della Siria e nessuno dei due paesi di origine le accetta. Universalmente screditate dai media, queste donne raccontano la loro storia per la prima volta.
TA FARDA di Ali Asgari (2022, Iran, Francia, 87’ – v.o. sott. ITA)
Fereshteh è una studentessa e una ragazza madre, con una bimba di due mesi avuta dal suo ex fidanzato. Ha tenuto i genitori all’oscuro della sua maternità, ma ora questi, con breve preavviso, stanno per venirla a a trovare nel suo appartamento. Fereshteh deve trovare qualcuno cui lasciare la figlia illegittima per una notte, per nasconderla. Ciò che a prima vista sembra risolvibile con una telefonata ad alcuni amici si trasforma presto in un’odissea attraverso la città. Ad aiutarla solo l’amica Atefeh
4 Maggio
Programmazione per le scuole
con Sofiia Babakova, Rossana Pompei, Michele Borzoni, Maurilio Pirone e Riccardo Lichene. Insieme ai corti sui diritti umani di Diritti Lab e dalle Scuole italiane all’estero.
Le barriere dell’informazione: il giornalismo oltre gli stereotipi e le discriminazioni. (dà crediti per gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti)*
Con: Paola Barretta, Roberto Natale, Susanna Owusu Twumwah, Stefano Pasta, Kim Valerie Vilale.
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*NB: Per gli iscritti all’OdG, la registrazione all’evento è da fare su https://formazionegiornalisti.it/
Dall’Ucraina all’Italia: le lacrime e i sogni di Sofiia
Intervista a Sofiia Babakova, studentessa ucraina.
SOS Mediterranée. Pescatori di uomini
Intervista a Alessandro Porro, Presidente e soccorritore Sos Mediterranée
Desaparecidxs del Secolo XXI: Messico, le donne di BUSCAME
Intervista a Yolanda e Graciela Moran
TA FARDA di Ali Asgari (2022, Iran, Francia, 87’ – v.o. sott. ITA)
Fereshteh è una studentessa e una ragazza madre, con una bimba di due mesi avuta dal suo ex fidanzato. Ha tenuto i genitori all’oscuro della sua maternità, ma ora questi, con breve preavviso, stanno per venirla a a trovare nel suo appartamento. Fereshteh deve trovare qualcuno cui lasciare la figlia illegittima per una notte, per nasconderla. Ciò che a prima vista sembra risolvibile con una telefonata ad alcuni amici si trasforma presto in un’odissea attraverso la città. Ad aiutarla solo l’amica Atefeh
Essere Natura
Intervista a Andrea Staid, antropologo.
Rivolta: sostantivo femminile. Dialogo su un mondo inquieto.
con: Pegah Moshir Pour, Rula Jebreal, Sofia Subbotina, intervistata da Gianmarco Saurino.
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Evento accessibile in LIS
MINSK di Boris Guts (2022, Estonia, Russia, 78’, v.o. sott. ITA)
Pasha e Yulia, sono una giovane coppia che vive nella periferia di Minsk. Si sono sposati da poco, hanno stipulato un’ipoteca su un appartamento e stanno progettando di avere un bambino. Un giorno, uscendo dal loro appartamento, si imbattono per strada, in mezzo alle proteste della popolazione civile contro le elezioni presidenziali. La coppia si ritrova di notte nel mezzo della violenza contro i manifestanti, subendo le torture e la brutalità della Riot Unit bielorussa e della polizia. Basato su fatti reali avvenuti nella capitale della Bielorussia nell’agosto del 2020.
SONNE di Kurdwin Ayub (2022, Austria, 87’, v.o. sott. ITA)
Tre ragazze adolescenti di Vienna twerkano in hijab e cantano una canzone pop. Un video su YouTube le rende famose dall’oggi al domani, soprattutto tra i musulmani curdi. Yesmin, l’unica a essere curda, inizia a prendere le distanze dalla sua cultura. Nati e Bella, invece, sembrano affascinate da un mondo che per loro è estraneo. Quando le ragazze incontrano due giovani patrioti curdi, la situazione rischia di degenerare. Un film sui giovani intrappolati tra social e scoperta di sé, una storia di giovani donne ribelli.
5 Maggio
Programmazione per le scuole
con Rayhane Tabrizi, Anna Basta, Federica Sasso, Daniele Serriconi, Daniel Zaccaro e Andrea Benassi. Insieme ai corti sui diritti umani di Diritti Lab e dalle Scuole italiane all’estero.
Basta tifo tra negazionisti e ambientalisti. Occorrono regole deontologiche per discutere della crisi climatica. (dà crediti per gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti)*
con: Emanuele Bompan, Martina Comparelli, Maria Maggiore, Gianluca Ruggieri, Alessio Terzi.
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*NB: Per gli iscritti all’OdG, la registrazione all’evento è da fare su https://formazionegiornalisti.it/
Rayhane: il sogno di una rivoluzione in Iran
Intervista a Rayhane Tabrizi, attivista iraniana e presidente dell’associazione Maana’
La Russia, il paese dove la pace è vietata
Gianmarco Saurino, attore e testimonial Amnesty International Italia intervista Sofia Subbotina, attivista russa
Difendendo Assange difendete la libertà d’informare
Intervista a Stella Morris, avvocata e moglie di Julian Assange
INSTRUCTIONS FOR SURVIVAL di Yana Ugrekhelidze (2021, Germania, Georgia, 72’, v.o. sott. ITA)
Alexander è una persona transgender che vive da più di sette anni con la sua compagna Marie. A causa dell’impossibilità di cambiare il genere sui documenti e la sua identità, Alexander è costretto a vivere in clandestinità e ogni possibilità di impiego gli è esclusa. Perciò decide, insieme a Marie, di abbandonare il Paese di origine. Per potersi permettere questa fuga, Marie accetta un’offerta di dodicimila dollari per diventare una madre surrogata. Il piano si complica quando Alexander e Marie iniziano ad affezionarsi al nascituro.
Le crepe dell’individualismo, e il nuovo senso di comunità
Intervista a Enzo Risso, direttore dell’istituto Ipsos.
AI: potenza senza controllo? Dialogo sull’intelligenza artificiale generativa
HIJOS DEL VIENTO di Felipe Monroy (2022, Colombia, 98’, v.o. sott. ITA)
Colombia, il conflitto armato dura da 60 anni. Tra il 2002 e il 2010, per dimostrare che il governo di Uribe stava vincendo la guerra contro la guerriglia, migliaia di giovani delle baraccopoli sono stati rapiti, torturati e assassinati dall’esercito nazionale, che li ha mostrati ai media come guerriglieri morti in battaglia (conosciuti come “falsos positivos”).
In un paese in cui il falso e il vero si invertono continuamente, “Hijos del Viento” ripercorre il percorso di tre madri di giovani assassinati che chiedono verità e giustizia, sostenute nella loro lotta da un sottufficiale che rischiando la vita ha denunciato queste azioni davanti alle telecamere.
L’ÉTINCELLE di Valeria Mazzucchi e Antoine Harari (2021, Italia, Francia, 61’, v.o. sott. ITA)
Situata a circa 30 chilometri dalla città di Nantes, in Francia, la ZAD (Zone à Défendre di Notre-Dames-des-Landes) è uno dei più grandi spazi
autonomi d’Europa. Distribuito su quasi 2.000 ettari di foresta, questo movimento riunisce una moltitudine di persone diverse che hanno deciso di sperimentare uno stile di vita alternativo. Mettendo in discussione molte regole della nostra società, siano esse abitative, economiche, decisionali o gerarchiche, gli abitanti della ZAD si interrogano sulla possibilità di vivere diversamente. Divenuto punto di incontro per molti movimenti in difficoltà in tutto il mondo, ha vissuto un 2019 molto complicato con l’abbandono di un progetto aeroportuale quarantennale da parte del governo di Macron, seguito dall’arrivo di 2.500 gendarmi venuti a sloggiarli.
6 Maggio
L’ÉTINCELLE di Valeria Mazzucchi e Antoine Harari (2021, Italia, Francia, 61’, v.o. sott. ITA)
Situata a circa 30 chilometri dalla città di Nantes, in Francia, la ZAD (Zone à Défendre di Notre-Dames-des-Landes) è uno dei più grandi spazi
autonomi d’Europa. Distribuito su quasi 2.000 ettari di foresta, questo movimento riunisce una moltitudine di persone diverse che hanno deciso di sperimentare uno stile di vita alternativo. Mettendo in discussione molte regole della nostra società, siano esse abitative, economiche, decisionali o gerarchiche, gli abitanti della ZAD si interrogano sulla possibilità di vivere diversamente. Divenuto punto di incontro per molti movimenti in difficoltà in tutto il mondo, ha vissuto un 2019 molto complicato con l’abbandono di un progetto aeroportuale quarantennale da parte del governo di Macron, seguito dall’arrivo di 2.500 gendarmi venuti a sloggiarli.
Territorio palestinese e apartheid: l’irrisolta questione dell’occupazione israeliana
Francesca Albanese è Relatrice Onu sui diritti umani nei territori palestinesi occupati. In questa intervista affronta il tema dell’impotenza delle nazioni Unite, dell’incredibile situazione di Gaza e della necessità di una corretta informazione e di maggiore attenzione alla storia di un’occupazione che dura da decenni. Un lavoro che l’ha esposta a pesanti critiche di molti mezzi di comunicazione filo israeliani.
THIS RAIN WILL NEVER STOP di Alina Gorlova (2021, Ucraina, Lettonia, 102’, v.o. sott. ITA)
This Rain Will Never Stop osserva il ciclo infinito di guerra e pace, in cui incontriamo il ventenne Andriy Suleyman. In fuga dalla guerra civile in Siria. Andriy e la sua famiglia curda iniziano una nuova vita in una piccola città dell’Ucraina orientale, prima di essere coinvolti in un altro conflitto militare. Dalla guerra civile siriana al conflitto in Ucraina, l’esistenza di Andriy è incorniciata dal flusso apparentemente eterno della vita e della morte.
EAMI di Paz Encina (2022, Paraguay, Germania, 82’, v.o. sott. ITA)
Eami vuol dire “foresta” in Ayoreo. E significa anche “mondo”. Gli indigeni del Chaco non fanno distinzioni: gli alberi, gli animali e le piante che li hanno circondati per secoli sono tutto ciò che conoscono. Ora vivono in un’area che sta subendo la deforestazione più rapida del pianeta. Eami è qui una bambina che, dopo la distruzione del suo villaggio e la disintegrazione della propria comunità, vaga nella foresta. Lei è pure il dio-uccello (donna) in cerca di chi resta. In un viaggio profondo e interiore di anime che sono state allontanate dalla loro terra, Eami cercherà di ricongiungersi a Aocojái, un compagno maschio, e di aiutare a liberare il suo popolo dal male, che sfrutta la loro terra per allevare bestiame. Un atto d’accusa; oppure, forse, un tentativo di registrare qualcosa che andrà perduto.
MATTER OUT OF PLACE di Nikolaus Geyrhalter (2022, Austria, 100’, v.o. sott. ITA)
Rifiuti sulle coste, rifiuti sulle montagne. Nei fondali oceanici e nel profondo della terra. Matter out of place è un film sulla spazzatura, sparsa in tutto il mondo, negli angoli più remoti del pianeta. Nikolaus Geyrhalter segue le tracce dei nostri rifiuti in tutto il pianeta e fa luce sulla lotta infinita delle persone per ottenere il controllo sulle grandi quantità di spazzatura.